Soprintendenza per i Beni Archeologici

Switch to desktop Register Login

AREA ARCHEOLOGICO-NATURALISTICA DEL GUARDAMONTE DI GREMIASCO


Vista Area Naturalistica del Guardamonte di Gramiasco




 Gremiasco (AL)
 

 +39 0131-304562; +39 0131-304708 (fax)



 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.





ULTERIORI INFORMAZIONI

Orari: aperto tutti i giorni dall’alba al tramonto
Costo biglietto: gratuito
Servizi al pubblico: Punto informativo nei pressi della Cascina Guardamonte. Possibilità di visite guidate, percorsi tematici e laboratori di educazione ambientale su prenotazione.

DESCRIZIONE DELL’AREA
Il percorso archeologico-naturalistico è stato allestito nel 2005 dalla Provincia di Alessandria in collaborazione con le Soprintendenze per i Beni Archeologici del Piemonte e della Lombardia, data la sua collocazione geografica a cavallo del confine regionale tra Piemonte e Lombardia. Esso inserisce gli aspetti archeologici, che documentano la frequentazione del rilievo dalla preistoria all’età romana, all’interno di un più vasto contesto di pregio ambientale, opportunamente valorizzato dalla creazione di percorsi naturalistici, dedicati agli aspetti geologici (calanchi), paleontologici (fossili), faunistici (pernice rossa) e floristici (orchidee) più significativi del territorio.

RINVENIMENTI
La frequentazione antropica dell’altura si colloca in un ampio arco cronologico che va dal Neolitico medio (V millennio a.C.) fino all’epoca romana (II secolo d.C.), facendone uno dei siti di maggiore interesse nell’ambito dell’archeologia preistorica dell’Italia nord-occidentale.
Dopo le prime indagini condotte da F.G. Lo Porto (1952-1956) e le esplorazioni (1968-1973) di appassionati locali, recentemente le ricerche sono riprese a cura dell’Università di Milano, con il rilievo sistematico dell’altura e la realizzazione di diverse campagne di scavo. I materiali archeologici provenienti dal Guardamonte sono conservati nel Museo di Antichità di Torino e nel Museo Archeologico di Casteggio.
I più antichi indizi di frequentazione della sommità del Monte Vallassa risalgono al Neolitico medio (4800-4500 a.C.) ed all’età del Rame (2400-2200 a.C.), anche se solo a partire dalla media età del Bronzo (1600-1450 a.C.) sembra possibile ipotizzare la presenza di un insediamento stabile, di cui si sono rinvenute tracce delle capanne e di diverse attività artigianali, probabilmente a controllo dei pascoli e delle vie di crinale.
Nell’età del Ferro il rilievo, naturalmente difeso e con ampio controllo visivo sul territorio circostante, accoglie l’insediamento di gruppi di Liguri (VI-II secolo a.C.) mentre durante l’età romana (I-II secolo d.C.) è documentata solo una limitata frequentazione del pianoro, forse per attività cultuali o pratiche stagionali.

BIBLIOGRAFIA 

Lo Porto F.G., Una stazione dell’età del Ferro nel Tortonese, in Rivista di Studi Liguri, XX, 3, 1954, pp. 163-204.

Lo Porto F.G., Gremiasco (Tortona). Il castelliere ligure del Guardamonte, in Notizie degli Scavi di Antichità, nuova serie, XI, pp. 212-227.

Alla conquista dell’Appennino. Le prime comunità delle valli Curone, Grue e Ossona, Catalogo della Mostra, a cura di M. Venturino Gambari, Torino, 2004.

Antichi Liguri sulle vie appenniniche tra Tirreno e Po. Nuovi contributi, Atti del Convegno, Milano 17 gennaio 2002, Quaderni di Acme, 61, Milano, 2003.

end faq 



DOVE SIAMO


L’area si estende a cavallo tra le province di Alessandria e Pavia, comprendendo parte dei territori dei comuni di Gremiasco (AL), Ponte Nizza e Cecima (PV). Il percorso archeologico del Guardamonte è ubicato sulla sommità e sulle pendici settentrionali del Monte Vallassa (754 m s.l.m.), in corrispondenza dello spartiacque tra le valli dello Staffora e del Curone.
COME RAGGIUNGERCI
IN AUTO: da Torino, Milano e Genova tramite le Autostrade A7/A21 (uscita Tortona) e la S.P. 100; a San Sebastiano Curone si deve proseguire in direzione Stemigliano. 

© 2016 - Applicazione web e design Gianluca Di Bella

Top Desktop version